In attesa della semplificazione fiscale promessa dal Governo Renzi e che dovrebbe arrivare venerdì prossimo in Cdm queste le tasse intanto da pagare. - 16 GIUGNO TASI:
Entro oggi i cittadini dei Comuni che hanno deliberato entro il 23
maggio le aliquote dovevano pagare la Tasi sulla prima casa, sulle
seconde case a disposizione o date in comodato a figli o genitori, sulle
seconda case locate, sui box di pertinenza delle prime case e sugli
immobili non residenziali.
- 16 OTTOBRE PER RITARDATARI: Per i Comuni che non hanno deliberato in tempo le aliquote il termine del pagamento Tasi è prorogato al 16 ottobre.
- IMU: Entro oggi si paga in ogni caso l'Imu che pesa
sulle prime case per chi abita in Castelli, Case di Lusso e Ville. L'Imu
si paga praticamente su tutti gli immobili residenziali e non: quindi
seconde case in affitto, a disposizione, in comodato, negozi, terreni
agricoli,studi, uffici, laboratori, capannoni.
- IRPEF:
Entro oggi andava pagato il saldo e l'acconto Irpef insieme al saldo e
l'acconto delle addizionali regionali ed eventuali comunali. Nonchè
l'acconto della cedolare secca sugli affitti. Il tutto contenuto nel
modello Unico.
- 17/30 GIUGNO, TASI E IMU - Si possono ancora pagare
la Tasi e l'Imu dovute entro il 16 giugno con il meccanismo del
«ravvedimento» ovvero una maggiorazione pari allo 0,2% per ogni giorno
di ritardo (fino a un massimo del 2,8%) e interessi dello 0,003% per
cento al giorno. Se interverrà una proroga dei comuni o una direttiva
del Mef potrebbero non essere pagate queste sanzioni.
- 1/16 LUGLIO, TASI E IMU: Chi si metterà in regola tra
il 30 giugno e il 16 luglio oltre all'imposta verserà una multa pari al
3% più i soliti interessi legali dell'1% l'anno. Anche in questo caso
se i Comuni o il Mef intervengono potrebbero non essere pagate queste
sanzioni.
- 17 GIUGNO/16 LUGLIO, IRPEF: Si può pagare l'Irpef e i
contributi del modello unico senza pagare sanzioni ma solo con una
maggiorazione dello 0,40%. Il termine riguarda solo i contribuenti non
soggetti agli studi di settore.
- 17/30 LUGLIO, IRPEF: Si può pagare l'Irpef sommando
alla maggiorazione dello 0,40% la mini sanzione dello 0,2% per ogni
giorno di ritardo più gli interessi legali dell'1% annuo.
- 1/20 AGOSTO, IRPEF: Si paga l'Irpef sommando alla maggiorazione dello 0,40%, la sanzione del 3% oltre agli interessi legali dell'1% l'anno.
- 16 DICEMBRE, TASI E IMU: Tutti pagano il saldo per il 2014.
giovedì 19 giugno 2014
Tasi, Imu, Irpef e le tasse più importanti: ecco quali sono e quando si pagano
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Taglia bollette', incentivi spalmati in 24 anni. Stop agli sconti FS: "Solo per i treni pendolari"
Arriva il 'taglia
bollette'. L'agenzia Ansa è venuta in possesso della bozza del
provvedimento all'esame del Governo, che dovrebbe facilitare le imprese
tagliando i costi dell'energia a carico delle stesse.
Il taglio delle bollette elettriche per le imprese, che nelle intenzioni
dell'esecutivo dovrebbe arrivare al 10%, verrà finanziato anche con la
spalmatura da 20 a 24 anni degli incentivi per gli impianti
fotovoltaici.
STOP SCONTI FS «Il regime tariffario speciale al
consumo di Rfi», gruppo Fs, «è applicato dal primo gennaio 2015 ai soli
consumi di energia elettrica impiegati per i trasporti rientranti nel
servizio universale», i treni per i pendolari. Il 'taglia bollette'
impone inoltre «il divieto di traslare i maggiori oneri sui prezzi
praticati» ai clienti.
SCONTI AI DIPENDENTI «A decorrere dal primo luglio
2014, l'Autorità per l'Energia esclude dall'applicazione dei
corrispettivi tariffari gli oneri per lo sconto dipendenti previsti dal
Ccnl del settore elettrico», si legge nella bozza del 'taglia bollette',
in merito al regime speciale applicato ai dipendenti delle società
elettriche attivi nel settore delle reti e assunti prima del 1996.
MINI-RINNOVABILI Dal primo ottobre per «la
comunicazione per la realizzazione, connessione e l'esercizio» dei
piccoli impianti a fonti rinnovabili basterà un «modello unico approvato
dal Ministero dello sviluppo» che sostituisce i modelli eventualmente
adottati dai comuni, dai gestori di rete e dal Gse. Il modulo, si legge
nella bozza, deve contenere «esclusivamente» i dati anagrafici del
richiedente, l'indirizzo dell'immobile e la dichiarazione di essere in
possesso della dichiarazione fatta dal progettista.
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