giovedì 6 marzo 2014
Ue: conti squilibrati, l'Italia è nel mirino. Padoan: monito severo, ora crescita e riforme
Le indicazioni che arrivano da Bruxelles sono «un monito severo ma vanno
nella direzione che abbiamo deciso. Mette in evidenza i nostri problemi
strutturali ma ci incita anche a far ripartire l'economia e quindi
l'occupazione». Lo afferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan,
ai microfoni del Gr1 Rai, riferendosi all'avvertimento arrivato ieri
dalla Commissione europea.
«L'Italia ha squilibri macroeconomici eccessivi che
richiedono uno speciale monitoraggio da parte della Ue che farà
rapporto all'Eurogruppo sulle riforme italiane e a giugno deciderà
ulteriori passi», ha scritto Bruxelles. Tra gli squilibri indicati:
debito alto, scarsa competitività, aggiustamento strutturale
insufficiente.
Padoan - che presenterà lunedì all'Eurogruppo le priorità economiche del
nuovo Governo - ha poi sottolineato che l'avvertimento di Bruxelles
«mette in evidenza problemi strutturali che conosciamo da tempo, ci
incita a far ripartire la crescita, quindi l'occupazione, ed in questo
modo a correggere gli squilibri. Non nego che è più o meno quello che
dicevo quando ero all'Ocse».
«Il governo ha una strategia ambiziosa di crescita, riforme e
risanamento della finanza pubblica in un arco di tempo di medio termine,
ci accingiamo a vararla e poi ad implementarla», ha continuato il
ministro dell'Economia. Sull'accento posto anche su Francia e Germania
dal Rapporto Ue Padoan dichiara: «Il mal comune non è mezzo gaudio,
dobbiamo tutti avviare politiche che rilancino crescita ed occupazione»
in modo che in vista del semestre di presidenza Ue«possiamo
auspicabilmente rilanciare la crescita in tutto il continente, non solo
da noi».
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