giovedì 24 maggio 2012

DDL Lavoro 2012: salario base

Tra i 43 emendamenti che compongono il pacchetto di modifiche previsto per la riforma del mercato del lavoro 2012, uno riguarda i cosiddetti collaboratori a progetto ed è foriero di buone notizie: i relatori, infatti, hanno proposto l'introduzione di un salario base per i co.co.pro. Un provvedimento pensato per porre fine alla giungla delle retribuzioni dei lavoratori parasubordinati, con l'intento in particolare di eliminare quelle al di sotto del limite di sussitenza.

Salario base co.co.pro.: le cose da sapere

I co.co.pro. (contratti di collaborazione a progetto) si differenziano dalle vecchie co.co.co. (collaborazioni coordinate continuative) perché in base all'Art. 62 della Legge Biagi prevedono un progetto specifico, determinato o determinabile nel tempo, ma come queste ultime non presentano indicazioni chiare e vincolanti per quanto riguarda la parte retributiva. L'Art.63 della Legge Biagi parla infatti di un salario "proporzionato alla quantità e qualità del lavoro eseguito" e con "parametro di riferimento i compensi normalmente corrisposti per analoghe prestazioni di lavoro autonomo nel luogo di esecuzione del rapporto", una definizione priva di precisi riferimenti che ha permesso ai datori di lavoro di interpretarla a proprio piacimento e vantaggio, finendo con il giocare al ribasso nella quasi totalità dei casi.

L'emendamento al DDL Lavoro 2012 proposto dai relatori Tiziano Treu (Pd) e Maurizio Castro (Pdl) vuole dunque mettere fine a questa abitudine stabilendo a priori un salario base per i co.co.pro, calcolato dal Ministero del Lavoro facendo la media tra le tariffe minime dei lavoratori autonomi e le retribuzioni stabilite dai contratti collettivi. Modifica che per Treu è ragione di soddisfazione - "c’è la flessibilità buona ed è la prima volta che viene introdotto un compenso di base per garantire i poveri cristi" - ma che il Segretario della Cgil Susanna Camusso non accoglie con uguale ottimismo: "non si vede il segno di un cambiamento vero".
Il governo, da parte sua, mostra invece di gradire, e nella persona del ministro del Welfare Elsa Fornero spende parole di elogio per il lavoro svolto dai due relatori, che sono riusciti a mettere d'accordo i due principali schieramenti, come sintetizza il vicepresidente della commissione Lavoro alla Camera, Giuliano Cazzola (Pdl): "è positivo che questa strana maggioranza sia in grado di trovare soluzioni comuni, condivise da tutti i gruppi, anche in una materia delicata ed intessuta di ideologismi come quella del lavoro".

I numeri dei co.co.pro

La modifica del DDL Lavoro relativa all'introduzione del salario base per i co.co.pro riguarda circa 676 mila lavoratori (35.1% di età inferiore a 30 anni e 28.7% tra i 30 e i 39 anni), che stando ai dati Isfol 2012 hanno un reddito medio di 9.855 euro l'anno. Reddito che si abbassa a 8.500 euro per i 569 mila collaboratori a progetto senza altre occupazioni al di fuori di quella subordinata.

TFA: tutte le novità del 2012

Dopo il 'vuoto normativo' di 4 anni lasciato dall'abolizione delle Scuole di Specializzazione per l'Insegnamento (SSIS) da parte del Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, il MIUR ha finalmente ufficializzato la partenza dei cosiddetti Tirocini Formativi Attivi (TFA), corsi per conseguire l'abilitazione all'insegnamento. Unica strada per ambire alla tanto sospirata cattedra e con una domanda che eccede di gran lunga l'offerta, detti tirocini sono a numero chiuso e accessibili solo tramite concorso. Ecco allora le cose da sapere sui TFA e le novità per il 2012.

TFA: che cosa sono e come essere ammessi

Il Tirocinio Formativo Attivo è un corso che ha per obiettivo di preparare all'insegnamento i nuovi docenti, affiancando alla formazione teorica la pratica 'sul campo', ovvero nelle scuole. Con una durata media di 1.500 ore, di cui 475 di osservazione e attività didattica in aula, sotto la supervisione di un tutor, il TFA prevede frequenza obbligatoria ed esame finale, superando il quale si consegue l'abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

I TFA sono a numero chiuso predeterminato in base alle esigenze stimate dal MIUR, che per il 2012 prevedono 4.275 posti per l'insegnamento nella scuola secondaria di primo grado e 15.792 per l'insegnamento in quella di secondo grado. Per accedere al percorso formativo, pertanto, è necessario superare un concorso, la partecipazione al quale, a sua volta, è subordinata al possesso di precisi requisiti (dettagliati sul portale del Ministero dell'Istruzione) e alla presentazione di una domanda 'online', da compilare sul sito del Cineca (tfa.cineca.it).
L'iscrizione deve essere effettuata tra il 4 maggio ed il 4 giugno 2012 e dà diritto a partecipare alle selezioni - previste dal 6 al 31 luglio 2012, come da Decreto Ministeriale del 14 marzo 2012, n.31 - e a scegliere Atenei diversi per concorrere in più classi di concorso (con unico vincolo di non iscriversi alla stessa classe in più Atenei). A completamento della procedura, il sistema invia una mail che sintetizza le informazioni relative al test per il quale si è fatta domanda, mentre la conferma di accettazione della stessa è subordinata al pagamento della tassa di iscrizione prevista dai singoli Atenei, che deve essere corrisposta per tutte le classi di concorso alle quali ci si iscrive e varia dai 50 euro dell'Università di Trento ai 150 euro di quelle di Catanzaro (Magna Grecia), Roma Europea, Bergamo, Camerino, Urbino.
Un esborso che può diventare considerevole e che unito alle spese previste per seguire materialmente i tirocini sta già sollevando molte polemiche. Tra le altre, per i TFA le novità 2012 prevedono infatti il pagamento di un costo di partecipazione che va da un minimo di 2.500 euro (Università di Bergamo) a un massimo di 3.077 euro (Università de L'Aquila e di Perugia). Tassa giudicata dai più un vero e proprio balzello per ossigenare le casse dello Stato a discapito dei precari e che, oltretutto, potrebbe rivelarsi un investimento a fondo perduto: frequentare il TFA e conseguire l'abilitazione, infatti, non significa automaticamente diventare insegnanti di ruolo.

Il TFA e il concorso per diventare insegnanti di ruolo

Per quanto riguarda la possibilità di diventare insegnanti di ruolo dopo aver frequentato il TFA, le novità 2012 parlano chiaro: una volta conseguita l'abilitazione, la trasformazione non è scontata nè immediata, ma subordinata al superamento di un concorso che, stando a quanto affermato da Francesco Profumo, per il 2013-2014 porterà all'assunzione di 5-8 mila unità tra i docenti già abilitati, mentre quelli usciti dal primo ciclo di TFA dovranno aspettare il nuovo bando, previsto per la primavera 2013. Nelle intenzioni del Ministro c'è infatti la volontà di regolarizzare la scuola con concorsi a cadenza biennale, ma questo non toglie che il 'rischio di impresa' del sistema sia elevatissimo e per molti del tutto insostenibile.

Assunzioni: le regole per gli sconti fiscali

Tra le iniziative per incentivare il lavoro, soprattutto al Sud, una novità di rilievo è rappresentata dalle assunzioni con sconti fiscali. Il governo ha infatti varato un piano di incentivi volto a creare occupazione stabile in otto regioni del Mezzogiorno, per l'esattezza in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Ecco allora un focus sull'iniziativa, per conoscerne dettagli e modalità di adesione.

Lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati: il Bonus Sud

Per favorire l'occupazione al Sud, il governo ha lanciato un'iniziativa che prevede assunzioni con sconti fiscali per le aziende che decidono di inserire in organico o lo hanno già fatto - a tempo indeterminato, tra il 14 maggio 2011 e il 13 maggio 2013 - lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati. Nello specifico, la categoria dei lavoratori svantaggiati comprende tutte quelle persone che:

mentre di quella dei lavoratori molto svantaggiati fanno parte coloro che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
Il piano può contare su 142 milioni di euro messi a disposizione dal Fondo sociale europeo e ripartiti dal ministro per la Coesione territoriale in 4 milioni per l'Abruzzo, 1 per il Molise, 20 per la Campania, 2 per la Basilicata, 10 per la Puglia, 20 per la Calabria, 65 per la Sicilia e 20 per la Sardegna. La fruizione del bonus, invece, sottosta alle regole fissate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero per la Coesione Territoriale con il decreto attuativo 70/2011 (convertito con alcune modifiche dalla Legge 106/2011), approvato dalla Conferenza Stato Regioni il 10 maggio 2012.

Come funzionano le assunzioni con sconti fiscali

Come è possibile leggere sul sito del Governo (governo.it), il Bonus Sud consiste in un beneficio "spettante nella misura del 50% dei costi salariali, da utilizzare in compensazione". Questo significa che se un'azienda decide di effettuare assunzioni con sconti fiscali, se inserisce un lavoratore svantaggiato può usufruire di un credito d'imposta pari al 50% per i 12 mesi successivi all'assunzione, mentre se ne inserisce uno molto svantaggiato il medesimo bonus è applicabile per 24 mesi. Inoltre, lo sconto "per ogni unità lavorativa è calcolato sulla differenza tra il numero dei dipendenti a tempo indeterminato, rilevato mensilmente, e quello dei lavoratori a tempo indeterminato mediamente occupati nei dodici mesi precedenti alla data dell’assunzione" e nel caso di part-time "il credito spetta in proporzione alle ore prestate rispetto a quelle previste dal contratto nazionale".
Per avere accesso al piano di scontazione, le singole aziende devono fare richiesta alle regioni tramite apposita istanza e attendere l'ok da parte delle stesse, subordinato alla disponibilità delle risorse stanziate. Il bonus non è cumulabile con altre misure di sostegno nazionali o comunitarie e può essere revocato - maggiorato di interessi e sanzioni - se:

Nuove scosse in Emilia: paura fino a Bologna Sciacalli sorpresi nel Modenese: 5 denunciati

I nuovi sisma colpiscono ancora Finale. Intanto i vigili del fuoco hanno ripreso i controlli delle strutture lesionate

 Paura nella notte a Finale Emilia per due forti scosse avvertite tra mezzanotte e l'una. La prima ha avuto un'intensità di 4.3 ed è stata avvertita sia a Modena che a Bologna mentre la seconda ha avuto magnitudo 3.2. Le scosse sono proseguite con intensità variabile tra 2.6 e 3 per tutta la notte. Dall'alba sono in corso a Finale accertamenti per verificare le condizioni delle costruzioni già lesionate.

Non si ferma lo sciame sismico

Sono state 20 le scosse di terremoto registrate nella notte dai tecnici dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia tra le province di Modena, Ferrara e Mantova. Alcune di queste scosse sono state avvertite dalla popolazione. Lo rende noto la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile, in costante contatto con i territori colpiti.

Per la paura la gente dorme in macchina

 
Campi di assistenza esauriti e intere famiglie in macchina dopo le due scosse. "E' tornata la paura - ha detto il sindaco di Finale, Fernando Ferioli -. Stiamo tornando indietro, finché non ci sarà un po' più di tranquillità non riusciremo a progredire. Cercavamo di convincere le persone a tornare nelle loro abitazioni, se agibili, ma se continuano queste scosse sarà impossibile".


Altri danni al castello Estense


Le due scosse hanno provocato forti danni nei palazzi già lesionati. Soprattutto il castello Estense, dove c'è stato un nuovo crollo vicino alla torre. I tecnici, gli ingegneri e gli esperti che si trovano a Finale stanno eseguendo sopralluoghi e la zona rossa, che ieri era stata ristretta, sarà nuovamente allargata alle strade principali del centro storico. 


Corsa contro il tempo per far controllare gli edifici

 
Le verifiche sulla stabilità degli edifici, pubblici e privati, proseguono senza sosta. I vigili del fuoco hanno effettuato circa 2.159 sopralluoghi in altrettanti immobili che sono risultati agibili nel 98% dei casi. Una corsa contro il tempo per consentire agli abitanti di queste zone di tornare a casa e per permettere alle attività economiche, industriali ed agricole, di riaprire i battenti. Ogni giorno che passa, il conto dei danni è sempre più alto: diverse centinaia di milioni di euro, secondo Confindustria, mentre Coldiretti ha stimato in 200 milioni la perdita secca nel settore agricoltura.

Sciacalli in azione nei pressi di una gioielleria, 5 denunce nel Modenese


 Sciacalli in azione nelle zone terremotate dell'Emilia. Nell'ambito dei controlli predisposti per evitare il fenomeno, i carabinieri hanno denunciato cinque italiani tra i 17 e i 31 anni. Sono stati sorpresi nei pressi di una gioielleria di Mirandola, dove due di loro avevano appena tentato di vendere due anelli d'oro di dubbia provenienza. Nell'auto su cui viaggiavano, una Polo, i militari dell'Arma hanno trovato un utensile atto allo scasso.