Ammbiente

PENSIERO ECONOMICO E AMBIENTE


Qualsiasi approccio all'ambiente non può esimersi dal considerare anche il punto di vista economico. L'analisi economica permette di attribuire un "valore economico" all'ambiente e alle risorse della natura. Per valore non si intende necessariamente una proprietà privata bensì una misura riconosciuta da tutti. Si pensi allo smog, non ha valore economico ma comunque può danneggiare individui e imprese. Oppure un fiume in cui siano localizzate una impresa chimica ed una attività ittica.

Da secoli l'ambiente e le risorse naturali sono considerati semplici "beni liberi" e pertanto oggetto di sfruttamento indiscriminato da parte di tutti.

Lo studio dell'ambiente si inserisce trasversalmente in varie branche dell'economia e, in particolare modo, in quella della Teoria delle scelte pubbliche. La visione dell'ambiente è mutata continuamente nella storia dell'uomo ed è stata anche interpretata diversamente dalle diverse teorie economiche.

Scoprire come è cambiata la visione delle risorse ambientali dal punto di vista economico aiuta a comprendere l'evoluzione culturale dell'uomo negli ultimi 200 anni.

Definizione ecosistema

Proviamo a riscrivere questo articolo in modo semplificato rispetto a quello originale. Tutti sappiamo cosa è l'ambiente, lo identifichiamo con la natura, con il verde e con l'assenza dell'uomo. In realtà per ambiente si intende una sorta di insieme contenente sia gli esseri viventi (cd elementi biotici), tra cui l'uomo, sia la materia inanimata (cd elementi abiotici), es. acqua, terra ecc.
Tra gli animali e la materia si formano delle "relazioni interne", ad esempio un qualsiasi gruppo di animali tenderà a vivere nei pressi di una fonte d'acqua e degli altri animali-prede.
Questo grande insieme però non esisterebbe così come lo descriviamo se non esistesse anche una "relazione esterna", quella solare. I raggi provenienti dal sole irraggiano la terra fornendo l'energia necessaria per la vita stessa. Senza questa energia esterna la terra sarebbe composta solo da materia inanimata. L'ambiente è pertanto un insieme "aperto".

Fin qui abbiamo elencato gli elementi di un generico "ambiente", per riassumere un insieme di elementi biotici e abiotici tra cui si realizzano relazioni e aperto all'influenza della relazione esterna solare. Queste relazioni non sono però ovunque uguali ma dipendono dalle condizioni del luogo e dalla presenza degli elementi chimici e fisici che lo caratterizzano. L'ecosistema si presenta come un insieme di esseri viventi, dell'ambiente circostante e delle relazioni chimico-fisiche in uno spazio ben delimitato. L'ecosistema è pertanto un "ambiente" più piccolo nelle dimensioni rispetto alla definizione generale di "ambiente". L'ecosistema è una unità ecologica fondamentale. E' composta dagli organismi viventi in una determinata area (biocenosi) e dall'ambiente fisico (biotopo). Gli organismi e l'ambiente sono legati tra loro da complesse interazioni e scambi di energia e materia. Un ecosistema comprende diversi habitat e nicchie ecologiche.


La differenza tra ecosistema e ambiente è nelle dimensioni dello spazio che contiene gli elementi caratterizzanti. Un ambiente include in sé centinaia di ecosistemi.
Qualche esempio? Un ambiente desertico può contenere un ecosistema completamente diverso come le "oasi" in cui la presenza dell'acqua è abbondante, in questa piccola area la vita è abbondante pur essendo circondata da migliaia di chilometri di terre aride e inospitali. Altri esempi possono facilmente trovarsi pensando alle diversità presenti in un ambiente marino o in un ambiente terrestre. Non crediamo sia il caso di prolungarsi oltre negli esempi.

RISORSE NATURALI

  • non sono prodotte dall'uomo
  • hanno un'utilità ed un valore economico

Cosa è esattamente una risorsa naturale? Una domanda semplice solo all'apparenza. E' infatti impossibile dare una definizione universale di risorsa naturale poiché questa è strettamente legata alla struttura economica in cui si vive. Nell'antichità erano considerate risorse naturali le terre da arare, i campi fertili o i prati in cui pascolare il gregge. Queste risorse oggi le conosciamo come "risorse agricole". Con l'industrializzazione, il concetto di risorsa naturale si spostò verso le materie prime come il carbone, necessario per far funzionare le macchine, e più in generale verso gli input minerari dei processi produttivi che oggi conosciamo come "risorse minerarie" e come "risorse energetiche". Infine, nella società attuale parlando di risorse naturali immaginiamo immediatamente le "risorse ambientali", la natura incontaminata ed il paesaggio. Osservando bene le definizioni, possiamo notare dei tratti in comune delle risorse naturali:

Sono due caratteristiche fondamentali per qualsiasi risorsa naturale in ogni epoca. I prati dell'antichità, il carbone delle grandi fabbriche ottocentesche ed il petrolio della nostra epoca rispondono esattamente a queste qualità. L'uomo non crea il petrolio, si limita ad estrarlo, a lavorarlo ed infine a venderlo. Lo stesso avviene per ogni metallo, per l'energia del vento trasformata in energia dall'eolico, per i luoghi di pesca e le risorse ittiche ecc. Lo stesso paesaggio risponde ad un bisogno dell'uomo e può essere oggetto di valorizzazione economica (es. le aree protette). Volendo definire una risorsa naturale possiamo quindi concludere che: "Una risorsa naturale è ogni materia fisica non prodotta dall'uomo in grado di generare utilità economica". Le risorse naturali non devono infine essere confuse con le materie prime di cui sono la fonte.

Le risorse naturali si distinguono in risorse rinnovabili o non rinnovabili. Le prime si rinnovano mediante un ciclo biologico breve mentre le seconde sono presenti in quantità predeterminate e si formano solo dopo lunghi cicli geologici.