Ha tentato di uccidere sua moglie iniettando del veleno nel suo dentifricio e mettendo in pericolo anche la vita dei loro tre figli.
È successo a Collierville, in Tennessee, dove Fred Wortman è stato condannato a 30 anni di prigione lo scorso novembre. Il suo crimine è aggravato dal fatto che dal carcere ha ingaggiato un suo compagno di cella promettendogli settemila sterline per fare fuori la compagna della sua vita.
La terribile vicenda è stata raccontata nel dettaglio solo ieri dalla vittima delle violenze in una intervista rilasciata al magazine “The Commercial Appeal” per mettere in guardia le altre donne dai pericoli a cui possono andare incontro in casa loro. «Era una mattina come tutte le altre - ha ricordato la donna -, ma dopo essermi lavata i denti ho avvertito qualcosa di strano, come se ci fosse un incendio nella mia bocca. Anche mia figlia, che aveva usato lo stesso dentifricio, ha cominciato a sentirsi male». All’inizio Staci e la sua famiglia avevano pensato che si trattasse di una confezione difettosa, ma ben presto divenne evidente che qualcuno si era intrufolato nella loro casa, tentando di avvelenare lei e i suoi tre figli. E dopo aver fallito una volta, ci ha riprovato altre due volte, fortunatamente senza successo. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che a capo del piano criminale ci fosse suo marito Fred. Si erano conosciuti ai tempi dell’università ed erano sempre stati felici insieme, almeno fino a quando la donna non ha chiesto il divorzio nel 2014, dopo 14 anni di matrimonio, a causa dei continui tradimenti dell’uomo. Decisione che lui pare non aver accettato di buon grado. Sarebbe proprio questo il motivo alla base dei numerosi tentativi di omicidio ai danni della moglie. L’incidente col dentifricio risale al gennaio scorso. Poche settimane dopo, la polizia bussò alla porta di Staci per darle una brutta notizia: gli inquirenti avevano scoperto sul computer del marito numerose ricerche su come impossessarsi del veleno e assumere un sicario utilizzando i bitcoin, una sorta di valuta digitale. È stato a quel punto che la donna ha ricordato l’episodio del dentifricio. Dalle analisi, la pasta per denti è risultata positiva ad una tossina di natura vegetale chiamata Aconitum. Se presa in piccole quantità, questa può causare mal di testa e bruciore, che è poi quello che è successo a Staci, ma se ingerita in dosi maggiori può addirittura fermare il cuore. Arrestato, la donna credeva ormai di essere al sicuro. Ma lo scorso luglio, mentre era in carcere, Fred ha cercato di uccidere per l’ennesima volta la moglie, assumendo un sicario e offrendogli settemila dollari per portare a termine l’operazione. A novembre ha poi ammesso le sue responsabilità e ha chiesto scusa alla sua famiglia, prima di ricevere la condanna a 30 anni di prigione. «E’ assolutamente incredibile che l’uomo con cui ho vissuto per più di 18 anni abbia potuto fare questo – ha detto la donna -. Le vittime di questa vicenda sono soprattutto i miei figli. Ora che lui è in carcere speriamo di essere più sicuri, ma non possiamo averne la certezza». Dopo aver letto la sua storia, è stata lanciata una raccolta fondi su internet per permettere alla famiglia di Staci, lasciata senza alcun sostegno economico da parte del marito, di vivere una vita dignitosa.
È successo a Collierville, in Tennessee, dove Fred Wortman è stato condannato a 30 anni di prigione lo scorso novembre. Il suo crimine è aggravato dal fatto che dal carcere ha ingaggiato un suo compagno di cella promettendogli settemila sterline per fare fuori la compagna della sua vita.
La terribile vicenda è stata raccontata nel dettaglio solo ieri dalla vittima delle violenze in una intervista rilasciata al magazine “The Commercial Appeal” per mettere in guardia le altre donne dai pericoli a cui possono andare incontro in casa loro. «Era una mattina come tutte le altre - ha ricordato la donna -, ma dopo essermi lavata i denti ho avvertito qualcosa di strano, come se ci fosse un incendio nella mia bocca. Anche mia figlia, che aveva usato lo stesso dentifricio, ha cominciato a sentirsi male». All’inizio Staci e la sua famiglia avevano pensato che si trattasse di una confezione difettosa, ma ben presto divenne evidente che qualcuno si era intrufolato nella loro casa, tentando di avvelenare lei e i suoi tre figli. E dopo aver fallito una volta, ci ha riprovato altre due volte, fortunatamente senza successo. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che a capo del piano criminale ci fosse suo marito Fred. Si erano conosciuti ai tempi dell’università ed erano sempre stati felici insieme, almeno fino a quando la donna non ha chiesto il divorzio nel 2014, dopo 14 anni di matrimonio, a causa dei continui tradimenti dell’uomo. Decisione che lui pare non aver accettato di buon grado. Sarebbe proprio questo il motivo alla base dei numerosi tentativi di omicidio ai danni della moglie. L’incidente col dentifricio risale al gennaio scorso. Poche settimane dopo, la polizia bussò alla porta di Staci per darle una brutta notizia: gli inquirenti avevano scoperto sul computer del marito numerose ricerche su come impossessarsi del veleno e assumere un sicario utilizzando i bitcoin, una sorta di valuta digitale. È stato a quel punto che la donna ha ricordato l’episodio del dentifricio. Dalle analisi, la pasta per denti è risultata positiva ad una tossina di natura vegetale chiamata Aconitum. Se presa in piccole quantità, questa può causare mal di testa e bruciore, che è poi quello che è successo a Staci, ma se ingerita in dosi maggiori può addirittura fermare il cuore. Arrestato, la donna credeva ormai di essere al sicuro. Ma lo scorso luglio, mentre era in carcere, Fred ha cercato di uccidere per l’ennesima volta la moglie, assumendo un sicario e offrendogli settemila dollari per portare a termine l’operazione. A novembre ha poi ammesso le sue responsabilità e ha chiesto scusa alla sua famiglia, prima di ricevere la condanna a 30 anni di prigione. «E’ assolutamente incredibile che l’uomo con cui ho vissuto per più di 18 anni abbia potuto fare questo – ha detto la donna -. Le vittime di questa vicenda sono soprattutto i miei figli. Ora che lui è in carcere speriamo di essere più sicuri, ma non possiamo averne la certezza». Dopo aver letto la sua storia, è stata lanciata una raccolta fondi su internet per permettere alla famiglia di Staci, lasciata senza alcun sostegno economico da parte del marito, di vivere una vita dignitosa.
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