lunedì 6 gennaio 2014
Caselle, interrogato e rilasciato il figlio dopo 13 ore. Resta il giallo della famiglia sterminata
Resta ancora un punto interrogativo la strage famgliare di ieri a
Caselle, vicino a Torino. E' stato interrogato per quasi tredici ore ,
Maurizio Allione, il figlio di Claudio Allione e Maria Angela Greggio,
trovati morti, con ferite da coltello, nella loro villetta di via
Ferrari, insieme al corpo dell'anziana madre della donna, Emilia Campo
Dall'Orto. Con lui sono stati sentiti anche la fidanzata, che ha detto
di trovarsi con lui all'ora del delitto e l'amico che ha trovato le
vittime. Ai carabinieri hanno raccontato le ore che hanno preceduto il
ritrovamento dei corpi. Maurizio, che non sentiva i genitori da due
giorni, aveva telefonato ai vicini e poi chiesto ad un amico di andare a
controllare. Il giovane e la fidanzata sabato mattina erano partiti per
la Valle d'Aosta.
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Alessandro, si uccide a 21 anni perché gay. Gli amici: "Le sue scelte sono state coraggiose"
Si terranno tra giovedì e venerdì i funerali di Alessandro R., il ragazzo di 21 anni che si è tolto la vita, sabato scorso, lanciandosi nel vuoto dalla sua abitazione al Casilino. Il giovane, che lavorava come commesso per una grande catena spagnola, era gay,
ma il suo orientamento sessuale era vissuto con serenità e in famiglia
era accettato da tutti. Alla base del suo gesto ci sarebbe stata una
depressione, che lo ha spinto a gettarsi dal settimo piano, da
un’altezza di dieci metri. Un'autopsia dovrà chiarire, tra le altre
cose, se avesse assunto alcol o altre sostanze.
GLI AMICI La notizia della sua morte è rimbalzata di bacheca in bacheca su Facebook.
Dagli amici di Muccassassina, la storica serata del venerdì organizzata dal circolo Mario Mieli, ai conoscenti, con i quali parlava spesso sui social network. Erano in tanti quelli che gli volevano bene e che, oggi, a malapena riescono a credere al racconto di questa vita spezzata. In pochi hanno voglia di parlare. «Ci eravamo sentiti pochi giorni fa e ci saremmo dovuti vedere presto, tutto questo non mi sembra possibile. Il suo suicidio non era stato predeterminato», racconta Andrea. A segnare Alessandro, la scorsa estate, sarebbe stata però la fine della relazione con il suo ragazzo, Pietro. «La storia non è finita bene – racconta oggi l'ex – e dopo che abbiamo smesso di vederci temo che si sia lasciato andare». La madre e il fratello gemello avevano accettato la sua omosessualità senza alcun problema, non gli avevano mai creato incomprensioni. Con la mamma, in più di una occasione aveva anche sfilato al Gay Pride e su Facebook la donna era intervenuta più volte per difenderlo da alcune affermazioni omofobe. «Era un ragazzo pieno di vita, dolcissimo», racconta un altro amico. «Sensibile, dolce e sincero», lo ricorda Domenico, che su Facebook ha pubblicato una foto che li ritrae in discoteca. E nelle foto che gli amici condividono in queste ore, spicca il sorriso di Alessandro, che riusciva a nascondere quella tristezza e malinconia che lo stavano divorando da dentro. I PARENTI Sorrideva anche nello scatto che lo ritrae con il fidanzato e nonna Teresa, nel giorno del compleanno, a febbraio. Perché Alessandro non aveva segreti e quella storia d’amore l’aveva sempre vissuta alla luce del sole. «Era una persona che non aveva problemi di nessun tipo con la sua omosessualità, diciamo che da questo punto di vista era un esempio per le persone che non si accettano – racconta Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center – ci siamo conosciuti e il cugino presta servizio all'interno della nostra associazione. Non riusciamo a capire cosa gli sia potuto accadere, certo si tratta di un dramma che ci ha colpiti tutti».
Dagli amici di Muccassassina, la storica serata del venerdì organizzata dal circolo Mario Mieli, ai conoscenti, con i quali parlava spesso sui social network. Erano in tanti quelli che gli volevano bene e che, oggi, a malapena riescono a credere al racconto di questa vita spezzata. In pochi hanno voglia di parlare. «Ci eravamo sentiti pochi giorni fa e ci saremmo dovuti vedere presto, tutto questo non mi sembra possibile. Il suo suicidio non era stato predeterminato», racconta Andrea. A segnare Alessandro, la scorsa estate, sarebbe stata però la fine della relazione con il suo ragazzo, Pietro. «La storia non è finita bene – racconta oggi l'ex – e dopo che abbiamo smesso di vederci temo che si sia lasciato andare». La madre e il fratello gemello avevano accettato la sua omosessualità senza alcun problema, non gli avevano mai creato incomprensioni. Con la mamma, in più di una occasione aveva anche sfilato al Gay Pride e su Facebook la donna era intervenuta più volte per difenderlo da alcune affermazioni omofobe. «Era un ragazzo pieno di vita, dolcissimo», racconta un altro amico. «Sensibile, dolce e sincero», lo ricorda Domenico, che su Facebook ha pubblicato una foto che li ritrae in discoteca. E nelle foto che gli amici condividono in queste ore, spicca il sorriso di Alessandro, che riusciva a nascondere quella tristezza e malinconia che lo stavano divorando da dentro. I PARENTI Sorrideva anche nello scatto che lo ritrae con il fidanzato e nonna Teresa, nel giorno del compleanno, a febbraio. Perché Alessandro non aveva segreti e quella storia d’amore l’aveva sempre vissuta alla luce del sole. «Era una persona che non aveva problemi di nessun tipo con la sua omosessualità, diciamo che da questo punto di vista era un esempio per le persone che non si accettano – racconta Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center – ci siamo conosciuti e il cugino presta servizio all'interno della nostra associazione. Non riusciamo a capire cosa gli sia potuto accadere, certo si tratta di un dramma che ci ha colpiti tutti».
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