venerdì 19 settembre 2014
Picchiata e rapinata da clandestino, immigrata chiede i danni all'Italia
È stata malmenata e rapinata da un clandestino, nullatenente. Ora chiede i danni allo Stato Italiano. M. P., quarantenne moldava, addetta alle pulizie in alcuni studi legali cittadini, è una delle 7 vittime di Taoufik Souilah,
il tunisino 28enne autore di numerosi stupri e rapine nell’inverno
scorso. É l’unica delle vittime ad aver trovato il coraggio di
costituirsi parte civile e a presentare il conto alla Presidenza del
Consiglio.
Il 22 febbraio fu assalita e derubata della sua Opel Corsa. Il
malvivente poi aveva violentato e rapinato quattro prostitute. Il legale
della vittima, Evita Della Riccia, ha chiesto al gip di citare in
giudizio il nostro governo. Fra le vittime del clandestino M.P. è
l’unica ad aver trovato il coraggio di costituirsi parte civile e a
presentare il conto all’Italia.
Il legale della quarantenne moldava, l’avvocato Evita Della Riccia, ha
chiesto infatti al giudice dell’udienza preliminare Domenica Gambardella
di citare in giudizio - quale responsabile civile - la Presidenza del
Consiglio dei Ministri. L’istanza è stata inizialmente respinta: secondo
il giudice la direttiva si applica solamente in caso di reati
transfrontalieri, cioè commessi a cavallo tra più stati.
Un’interpretazione della norma contestata dal patrono di parte civile
che l’ha definita «una discriminazione al contrario».
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento