giovedì 12 settembre 2013

INFLAZIONE, STANGATA DA 237 € A FAMIGLIA. IL CODACONS: "MOLTO PEGGIO DELL'IMU"

«Secondo i dati definitivi resi noti oggi dall'Istat, l'inflazione ad agosto non cala all'1,1% come risultava dalla stima provvisoria, ma resta stabile all'1,2% su base annua» e per il Codacons «è una pessima notizia».
INFLAZIONE NON SCENDE «In pratica -commenta l'associazione dei consumatori- nonostante l'ulteriore crollo della domanda dovuto al periodo di ferie ed il rallentamento dei prezzi dei carburanti (benzina -2,1%, gasolio -2,8% su base annua), che hanno ricominciato ad impennarsi solo per il controesodo di agosto, ossia dopo il 21 del mese, ultima data di rilevazione dell'Istat, l'inflazione non scende». «Una dimostrazione del fatto che in Italia non c'è concorrenza e che il Governo dovrebbe combattere gli oligopoli e fare le liberalizzazioni» dice il Codacons sottolineando che «inoltre le famiglie devono confrontarsi con l'aumento del carrello della spesa che è rincarato dell'1,7%, ben al di sopra dell'indice generale».

SPESA AUMENTA DI 237 EURO «Tradotto in cifre, -calcola l'associazione- l'aumento dell'1,7% significa, in termini di aumento del costo della vita, che una famiglia media di 3 persone, per la sola spesa di tutti i giorni, spenderà 237 euro in più rispetto ad un anno fa». Si tratta, sottolinea ancora il Codacons, di «una stangata superiore all'Imu sulla prima casa abolita nei giorni scorsi dal Governo e pari, in media, a 225 euro».

"RINVIARE AUMENTO IVA" «L'inflazione, insomma, colpendo ricchi e poveri, continua a impoverire il ceto medio molto più della riduzione delle tasse fatta finora» afferma ancora il Codacons che per questo ritiene «vitale che il Governo comprenda al più presto che il rinvio definitivo dell'aumento Iva, pur essendo essenziale, non è il traguardo finale ma solo un primo passo a cui dovrebbero seguirne molti altri se si vuole ridare capacità di spesa alle famiglie e rilanciare, così, i consumi». «Se l'Iva aumentasse -conclude il Codacons- ci sarebbe, a regime, un aumento dei prezzi dello 0,6% ed una stangata aggiuntiva, per una famiglia di 3 persone, pari a 209 euro, sempre se non vi saranno arrotondamenti e speculazioni».

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