sabato 22 gennaio 2011

Tutte le norme del collegato lavoro


Il 24 novembre , la L 183/2010, meglio conosciuta come collegato lavoro, sarà legge dello Stato italiano. Per capire i suoi contenuti, riassumiamo in questo post, tutte le modifiche apportate al mondo del lavoro. Ovviamente sarà un work in progress, proprio perchè il contenuto di questo articolo riassuntivo verrà aggiornato man mano che analizzeremo nel dettaglio le norme del Collegato.

Modifiche alla disciplina sull’orario di lavoro

L’art 7 del collegato lavoro va a modificare la disciplina sanzionatoria in materia di orario di lavoro, andando a sostituire l’art 18 del d.lgs 66/2003 ( Attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE concernenti taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro). Le sanzioni sono correlate al numero di lavoratori ed al periodo di riferimento.

Co.co.pro e omesso versamento delle ritenute previdenziali

Con l’art 39, il collegato lavoro, finalmente equipara il committente che non versa le ritenute alla gestione separata, al datore di lavoro che omette il versamento delle trattenute previdenziali del lavoratore subordinato.  Ora il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali si applica anche ai co.co.pro.
Link scheda: cocopro e omessi versamenti ritenute previdenziali

Misure contro il lavoro sommerso

Modificata la maxi sanzione prevista per il lavoro nero ex art 3 co.3 L. 73/2002; non si parla più di “impiego di lavoratori dipendenti non risultanti dalle scritture o altra documentazione obbligatorie”, bensì di “impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro privato.."

Permessi per l’assistenza ai portatori di handicap

I cambiamenti riguardano i soggetti che possono beneficiare dei permessi retribuiti di tre giorni per assistenza al portatore di handicap, in situazione di gravità. Cambia anche l’articolo 42 (riposi e permessi per figli con handicap gravi) del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternitate.

Impugnazione dei licenziamenti nei contratti di lavoro a tempo determinato

L’art. 32 della L. 183/2010, modificando l’art 6 della L. 604/66 (Norme sui licenziamenti individuali), detta disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo determinato e di impugnazione dei licenziamenti individuali.

Accesso ispettivo, potere di diffida e verbalizzazione unica

L’art 33 del Collegato lavoro, L.183/2010, riscrive l’art 13 del d.lgs 164/2004 ossia, la legge sulle “funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro”, andando così a modificare le procedure di ispezione nei luoghi di lavoro e l’atto di diffida, conseguente all’accertamento di violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale da cui derivino sanzioni  amministrative.
Link scheda: accesso ispettivo

Adempimenti formali della P.A. per assunzioni e mobilità dei pubblici dipendenti

Il collegato lavoro, modifica una serie di norme relative al rapporto di lavoro nella P.A. L’art.5 della L.183/2010, riguarda “gli adempimenti formali della P.A. in tema di assunzioni” mentre, l’art 13, detta “disposizioni in materia di mobilità del personale pubblico”.
Link scheda: mobilità pubblico impiego

Conciliazione ed arbitrato

L’art 31 del collegato lavoro disciplina la materia dell’arbitrato e della conciliazione. La possiamo definire la “norma della discordia” poichè, proprio la precedente formulazione di tale articolo, era stata la causa di rinvio del testo di legge alle Camere da parte di Napolitano. Con la stesura definitiva, scompare l’obbligatorietà della conciliazione.

Clausole generali di certificazioni dei contratti di lavoro

L’art 30 della L. 183/2010 (collegato lavoro), detta disposizioni in tema di certificazioni dei contratti di lavoro; in particolate modifica alcune disposizioni dell’art 75 d.lgs.276/2003. Il fine è quello di allargare l’ambito di applicazione della certificazione a tutti i contratti in cui sia dedotta, direttamente o indirettamente, una prestazione di lavoro.

Delega al governo in materia di ammortizzatori sociali, servizi per l’impiego, incentivi all’occupazione e apprendistato e di occupazione femminile

L’art 46 della L. 183/2010 (collegato lavoro), va a modificare la L.  247/2007 (Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività per favorire l’equità e la crescita sostenibili, nonchè ulteriori norme in materia di lavoro e previdenza sociale); disponendo la delega al governo per il riordino della disciplina su apprendistato, occupazione femminile, ammortizzatori sociali, incentivi all’occupazione e servizi per lìimpiego.

Disoccupazione con requisiti ridotti

La disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti è una particolare forma di prestazione Inps, che serve a tutelare i lavoratori che non possono far valere 52 contributi settimanali comprensivi di quota di disoccupazione negli ultimi due anni, come previsto nella disoccupazione ordinaria, ma che nell’anno solare precedente la domanda hanno lavorato almeno 78 giornate, comprese le festività e le giornate di assenza indennizzate (malattia, maternità ecc.). NB Di regola i lavoratori che da contratto abbiano lavorato per 5 giorni a settimana, dovranno contare comunque 6 giorni alla settimana; la settimana, per l’INPS, inizia la domenica e termina il sabato successivo.
Ulteriore requisito fondamentale per poter richiedere tale indennità di disoccupazione è l’iscrizione all’INPS da almeno due anni (il lavoratore deve aver lavorato almeno un giorno prima del biennio precedente a quello di domanda, per l’INPS anche un solo giorno lavorativo equivale ad 1 settimana di contribuzione). Es. Pippo ha lavorato 78 giornate presso l’azienda Beta nel 2009; per avere diritto all’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti nel 2010 dovrà dimostrare di essere stato assunto, per almeno una settimana (quindi basta anche un solo giorno di lavoro), nel periodo che va dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2007 o prima del 2007. Non si possono far valere, per tale conteggio, ne i contratti di lavoro parasubordinato, ne i contratti di apprendistato.
Ultimo requisito è che l’ultimo rapporto di lavoro deve essere necessariamente cessato per Fine contratto, licenziamento o Dimissioni per Giusta Causa.

IL PAGAMENTO

L’indennità può essere riscossa:

ALLEGATI

  Modello Inps - ANF/PREST. - COD. SR32 (205,1 KiB, 12.042 hits)
[Nuovo - Aggiornato a maggio 2010] Domanda di assegno per il nucleo familiare su disoccupazione non agricola, su indennità di mobilità, su prestazioni antitubercolari e per lavoro svolto come addetto ai lavori domestici e familiari. Domanda per la comunicazione della variazione della situazione del nucleo familiare.
  MV10 Detrazioni d'imposta (89,5 KiB, 5.246 hits)
Dichiarazione annuale per il diritto alle detrazioni d'imposta
  DL 86/88 Bis (66,3 KiB, 6.518 hits)
Dichiarazione, a cura del datore di lavoro da allegare alla domanda di disoccupazione con requisiti ridotti.
  Domanda di disoccupazione con requisiti ridotti (78,1 KiB, 12.487 hits)
[Nuovo - Aggiornato a maggio 2010] Modello SR17/DS21 REQ. RID. per domanda di disoccupazione con requisiti ridotti.
  Guida INPS alla disoccupazione con requisiti ridotti (117,7 KiB, 7.504 hits)
Miniguida molto dettagliata sulla disoccupazione con requisiti ridotti rilasciata dall'INPS
L’indennità spetta per un numero di giornate pari a quelle effettivamente lavorate nell’anno precedente e per un massimo di 180 giornate.

L’IMPORTO

L’importo è pari al 35% della retribuzione media giornaliera per i primi 120 giorni e al 40% per i giorni successivi, nei limiti di un importo massimo mensile lordo di 858,58 €, elevato a 1.031,93 € per i lavoratori che hanno una retribuzione lorda mensile superiore a 1.857,48 €.

LA DOMANDA

La domanda di indennità di disoccupazione con requisiti ridotti deve essere presentata all’Inps o presso gli Enti di patronato entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui è cessato il rapporto di lavoro. Il modulo di domanda è disponibile presso gli uffici Inps e sul sito www.inps.it, nella sezione “moduli” o in fondo a questa pagina. PS Per il modello DL 86/88 bis bisogna rivolgersi direttamente al datore di lavoro, il quale tramite il Consulente del Lavoro consegnerà al lavoratore tale modello compilato e firmato. Nel caso in cui il datore di lavoro si rifiuti di consegnare tale modello, il lavoratore può presentare comunque domanda nei termini di legge, facendo presente per iscritto allo sportello tale situazione.

L’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate, con circolare n. 105 del 12 dicembre 2001, ha tra l’altro chiarito la corretta interpretazione dell’attuale articoli 50, comma 1, lettera c-bis) del citato Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R.).
“Per regola generale i proventi derivanti dagli uffici di amministratore, sindaco o revisore di società ed enti danno luogo a reddito assimilato a quello di lavoro dipendente. Soltanto in via di eccezione, quando l’ufficio rientra nei compiti istituzionali oggetto della professione, i relativi proventi sono riconducibili all’attività professionale”.
Pertanto,  i redditi derivanti dalla partecipazione ai collegi nazionali o territoriali della categoria di appartenenza, o degli enti di previdenza privati o privatizzati delle professioni, percepiti da soggetti che svolgono, in maniera professionale ed abituale attività legata all’esercizio di arti e professioni (di cui all’articolo 53, comma 1, del T.U.I.R.), concorrendo alla formazione del reddito derivante dall’attività professionale o artistica, non sono soggetti a contribuzione nell’ambito della gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995 (1), dovendo invece essere assoggettati a prelievo contributivo nell’ambito della gestione previdenziale competente in relazione al reddito professionale.

Gestione separata: chiarimenti sull’obbligo contributivo sui compensi


L’Inps con circolare nr. 5 dello scorso 13 gennaio, fornisce chiarimenti in merito all’obbligo contributivo sui compensi percepiti per la partecipazione ai collegi nazionali o territoriali di gestione di albi o elenchi professionali o degli enti di previdenza privati o privatizzati delle professioni alla luce della circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 105 del 12 dicembre 2001.
Con Circolare n. 201 del 17 ottobre 1996, è stato affermato che “i corrispettivi  dei  liberi professionisti per l’attività prestata  negli  organi  collegiali   di  governo della professione ovvero negli organi degli Enti di  previdenza di categoria, in quanto non  derivanti  dall’esercizio dell’attività  professionale,  costituiscono   redditi  di   lavoro autonomo di cui all’art. 50, comma 1, lettera c-bis)] del T.U.I.R. e non redditi  professionali”.
Secondo la suddetta interpretazione, pertanto, tali redditi sarebbero pertanto soggetti a contribuzione nell’ambito della gestione separata.

Modalità operative per l’invio telematico del prospetto informatico dei disabili

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha emanato una lettera circolare concernente le modalità operative per l’invio telematico del prospetto informativo dei disabili secondo quanto previsto dal Decreto Interministeriale del 2 novembre 2010.
L’invio telematico del prospetto informatico ( vale a dire le informazioni  relative  ai dipendenti in servizio, ivi compresi i lavoratori  beneficiari  della disciplina in materia di collocamento obbligatorio nonche’ i posti di lavoro e le mansioni disponibili), ha come scopo la creazione del sistema Informativo del Lavoro in forma unitaria e omogenea su tutto il territorio nazionale.
I soggetti che per legge sono tenuti ad avvalersi dei servizi informatici per effettuare l’invio del prospetto informativo dei disabili sono i datori pubblici e privati cha occupano alle proprie dipendenze almeno 15 lavoratori per i quali, sono intervenuti entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello dell’invio del prospetto, cambiamenti nella situazione occupazionale.

Istat: sempre meno lavoro sempre più Neet; le donne le più svantaggiate

 L’Istat ha reso noti i dati dello studio “Noi Italia. 100 statistiche per capire il paese in cui viviamo”, dove si  analizzano i diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano.
“In Italia è occupato il 57,5 per cento della popolazione nella fascia di età 15-64 anni. Le donne occupate sono il 46,4 per cento, gli uomini il 68,6. Nel 2009 il tasso di occupazione è diminuito di 1,2 punti percentuali rispetto al 2008 dopo un lungo periodo di crescita, tornando ai livelli del  2005.
I livelli dell’occupazione nazionale restano ben al di sotto delle medie europee, soprattutto per quando riguarda la componente femminile.

Cassazione: nullità del lincenziamento intimato oralmente

 La Corte di Cassazione, con sentenza nr. 77 del 3 gennaio 2011 ha stabilito che in caso di licenziamento senza forma scritta, il lavoratore non beneficia della tutela prevista dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori ma, può far valere la nullità del provvedimento e chiedere il risarcimento del danno, pari alle retribuzioni perdute.
La Corte d’appello di Roma, in riforma della sentenza di primo grado, dichiarava nullo il licenziamento intimato oralmente dal datore di lavoro al proprio lavoratore e, condannava il datore al risarcimento del danno pari alla misura della retribuzione per i tre anni successivi al licenziamento.
Contro tale sentenza, l’azienda  proponeva ricorso in Cassazione. Il lavoratore, dal canto suo con contro ricorso, lamentava la circostanza che il danno liquidato fosse riferito solo a tre anni e non a tutto il tempo dovuto. Secondo gli Ermellini, risulta palese la natura di rapporto di lavoro subordinato intercorrente tra lavoratore e datore poichè, il primo era assoggettato alle direttive della datrice circa le mansioni da svolgere, ad un orario di sei ore al girono, all’obbligo di giustificare le assenze nonchè, di chiedere ferie e permessi.

giovedì 20 gennaio 2011

Torta "giorno e notte "

Ingredienti:
 12 Cucchiai di olio,
 14 Cucchiai di Zucchero,
14 Cucchiai di Acqua,
2 cucchiaini di Lievito Panangeli
2-3 Cucchiai di cacao,
una Tazza di noci
18 cucchiai di farina 00

 Preparazione:

 Mescolare con un mixer che contengono ingredienti. Aggiungi la farina, la vaniglia è Lievito di mescolare. Alla fine, il loro noci aggiungi. In unta e spolverata di farina, versare a meta della composizione. Sopra l'versare  altra meta, che ha ottenuto cacao.

Grano uvetta con miele e noci

Ingredienti:
 250 g di riso semigreggio uno di grano orzo, 100 g di uva sultanina, 150 g di noci vissuto, l'agnello di qualche cucchiaio Piace, Scorza di Limon (Limon, Arancia) Zucchero e vaniglia.
 Preparazione:
 1) lavati grano Freddie vari in acqua.
 2) Mette Più il grano in un grande vaso, un copra Aggiungi su un palmare Acqua di grano e cuocere Ampio un "basso Fuoco, ugro il grano cotto.
 3) DOPO il Bolloré, Zucchero Miele Il Aggiungi, noci, uvetta e oneri.
 4) Ma la pentola rivolgiamo Dal Fuoco uno asciugamano e Pulito copra con POI, una cover di un qualcosa di Molto venire Spessore piace Tenere calorie.

Crema al cioccolato

Ingredienti:
 4 tuorli d'uovo o 2 uova intere, 140 g di zucchero 20 gr di burro 50 g di cacao 100 g di cioccolato o di casa, un cucchiaio di rum, un pacchetto di zucchero vanigliato, 4 cucchiai di acqua o latte ai tuorli e 2 cucchiai di acqua o latte alle uova intero.
 Preparazione:
 In una ciotola 2-3 smaltato che, strofinare le uova con lo zucchero, 1-2 minuti, poi diluite con il liquido e battere 10 minuti, con l'obiettivo inox a forma di pera sopra una pentola di acqua bollente che per riempire un cappuccio. Quando si prende il calore, aggiungere subito il cacao, spulciando tra setaccio filo di acciaio inossidabile necessariamente, o cioccolato, razza grattugiato attraverso i fori grandi e vaniglia, mescolare bene con la frusta, fino alla miscela è completamente liscia, poi raffreddare su una pentola con acqua fredda. Quindi aggiungere metà della panna sul lato di burro morbido e sbattere con la frusta a forma di pera solo nel burro fino a quando non farimiteaza bene, ea poco a poco unire la panna tutto di lui, e mettere il rimanente burro Allo stesso modo, circolare, mescolando con la frusta o il mixer elettrico fino a quando non incorpora tutte panna bollita ed omogeneizzare in burro, panna ottenere uno sguardo, per aroma, collocare il rum e vaniglia. Se necessario, la crema può essere riparato.

Strudel di mele

Ingredienti: 

 Fogli torta, mele 1kg, 100g di zucchero 200gr di cocco grattugiato, uvetta, succo di limone, vaniglia, cannella, 100 g di margarina 

 Preparazione: 

 1) lavaggio, pulizia e mele e poi tagliarli a piccoli pezzi.
 2) le mele mescolare in una ciotola con lo zucchero e il succo di un limone, dove lasciamo un paio d'ore.
 3) Stringere le mele e mescolarle con cocco grattugiato, uvetta, cannella e vaniglia.
 4) Questo mix ha tratto le lenzuola unta con tortino di margarina, stai giocando, poi li metti in una carta oleata o da forno.
 5) Spazzolare ogni rotolo di grasso e cospargere di zucchero.
 6) li cuocere in forno a fuoco medio.
 7) Una volta cotto e raffreddato da un taglio a pezzi.

Nocciola Cookies

Ingredienti:
 150 g di margarina, 2 cucchiai di miele 5 cucchiai di zucchero semolato, 20 cucchiai di zucchero a velo, 250 g di farina, 80 g di arachidi tostate (non salate) 1 cucchiaio di succo di limone, 1 cucchiaino di ammoniaca (bicarbonato di ammonio), una sale.
 Preparazione:
 1) Strofinare la schiuma margarina e lo zucchero, aggiungere il miele, il succo di limone, sale e ammoniaca.
 2) Aggiungere la farina setacciata in anticipo, mescolare bene per ottenere un impasto.
 3) Questo afferrare un pezzo di pasta leggermente più grande di una nocciolina, che fanno un impasto. Quindi procedere a finire tutta la pasta.
 4) Metti una palla di pasta su una forchetta, si entra in una pentola con acqua per mantenerla umida, poi lasciarsi cullare lo zucchero a velo e arachidi tritati. Li stiamo premendo delicatamente con le dita per essere in grado di catturare arachidi.
 5) Possiamo dare una forma del disco, si può forse leggermente con una forchetta e mettere in un vassoio foderato con carta da forno.
 6) In forno moderatamente caldo, lasciare il tegame circa 10 minuti per trasformare un bel colore dorato.
 Se vuoi dopo che ho fatto i cookies, si può cappotto sormontato da un po 'd'acqua e cosparso di zucchero a velo e le arachidi schiacciate, ottenendo un aspetto più gradevole.

Filetti di pesce con pomodoro

Ingredienti (per 4 persone):
 600 g di pomodori, sale, pepe, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato fresco 1 cucchiaio di basilico tritato, 3 cucchiai di olio d'oliva 1 Dollarbeg aglio, 600 g di filetto di pesce (pesce persico, nasello, ecc) ..
 Preparazione:
 1) Lavare i pomodori, tagliarli a fettine e li inserisce in una forma imburrata (resistenza al fuoco). Mettete sale e pepe.
 2) Verdi Mescolare con olio, aglio pulito e cani sono messi insieme, insieme con l'olio su fette di pomodoro.
 3) Preriscaldate il forno a 200 gradi e lasciare che i pomodori siano leggermente dorate circa 5 minuti.
 4) lavaggio filetti di pesce, li secca, mettere sale e pepe.
 5) Abbiamo posto il pesce strato superiore di colore rosso e pennello con un po 'di succo di limone (da cassetto).
 6) abbiamo messo la teglia in forno per 15 min.
 caldo con un contorno di patate servito. Sopra Busua può spruzzare un po 'tritato.

martedì 11 gennaio 2011

Diritti di lavoro: Il rapporto di lavoro subordinato privato

Diritti di lavoro: Il rapporto di lavoro subordinato privato

Il rapporto di lavoro subordinato privato

Secondo quanto previsto dall’art. 409, n. 1 c.p.c., il rito del lavoro si applica alle controversie relative a rapporti di lavoro subordinato privato.
 in tale ambito sono comprese non solo le controversie relative ad obbligazioni caratteristiche del rapporto di lavoro, ma anche a tutte quelle in cui la pretesa fatta valere in giudizio si presenti come antecedente e come presupposto necessario della situazione di fatto posta a fondamento della domanda (Cass. n. 9339/94, n. 5253/98, n. 308/98, n. 7171/99). Il rapporto di lavoro, pur non costituendo la causa petendi di tale pretesa, deve costituire, il presupposto necessario e non già meramente occasionale, della situazione di fatto, in ordine alla quale viene invocata la tutela giurisdizionale. Pertanto l’elemento caratterizzante è costituito dalla subordinazione, che si concretizza in un vincolo di natura personale che sottopone il lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro.
Inoltre, il rito del lavoro si applica anche ai rapporti non inerenti l’esercizi dell’impresa, come, ad esempio, il lavoro domestico, il lavoro a domicilio ed il rapporto di portierato negli stabili urbani ( Cass. 29 marzo 1985, n. 2221, Pret. Milano 18 febbraio 1987).

Diritti dell lavoro

Il diritto del lavoro è quella branca del diritto che si occupa del rapporto di lavoro individuale e quindi di quel complesso di norme che disciplinano i rapporti tra il lavoratore ed il datore di lavoro. Nell'ambito del diritto del lavoro si comprende anche il diritto sindacale relativo agli interessi collettivi dei lavoratori. In questa pagina vi proponiamo una selezione di notizie che trattano l'argomento e segnaliamo alcuni siti che trattano in modo specifico il diritto del lavoro.

mercoledì 5 gennaio 2011

La disoccupazione ordinaria

           Ogni giorno nelle tv e sulla carta stampata appaiono previsioni ora catastrofiche ora rassicuranti  sulla crisi mondiale che stiamo attraversando. Il punto rimane uno solo: chi ne fa le spese sono soprattutto i lavoratori che ogni giorno si trovano a lottare contro questa crisi. Per questo vogliamo dedicare una serie di articoli  ai cd “ammortizzatori sociali” con la speranza che i nostri lettori non siano costretti a farci ricorso.
Gli ammortizzatori sono lo strumento con cui lo Stato interviene per sostenere le aziende e i lavoratori che hanno perso momentaneamente o definitivamente il lavoro. Il primo ammortizzatore che andremo ad illustrare è la disoccupazione ordinaria.

         

        CHE COS’È

E’ un’indennità che spetta ai lavoratori che si trovino senza lavoro per licenziamento, termine del contratto o per sospensione del lavoro.
Non spetta ai lavoratori che si dimettano volontariamente, a meno che non si tratti di dimissioni per giusta causa (mancato pagamento della retribuzione, molestie sessuali, variazioni peggiorative delle mansioni ecc.).
Per ottenerla bisogna essere assicurati all’Inps da almeno due anni e avere almeno 52 contributi settimanali per la disoccupazione nel biennio precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro.