Trovati nuovi prodotti alimentari contenenti carne di cavallo non
dichiarata in etichetta. In particolare la positività alla carne equina è
stata riscontrata in un campione di tortellini alla carne e uno di
tortellini al prosciutto, prelevati dal Nas di Roma, in applicazione del monitoraggio disposto dal ministero della Salute, rispettivamente presso un supermercato e presso la ditta produttrice. Lo ha comunicato l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna di Brescia,
come riferisce una nota del ministero della Salute, precisando che «al
momento, nei 109 campioni finora analizzati non è stata rilevata alcuna
traccia di fenilbutazone».
I tortellini alla carne «Nuova Tort Uovo» da 500 gr., lotto L043 con scadenza 06.05.13, e tortellini al prosciutto «La spiga dei buoni sapori» da 500 gr., lotto052 con scadenza
15.05.2013, risultati positivi alla prova per la ricerca di carni
equine, sono stati prodotti dalla ditta Nuova Tort Uovo s.r.l. di Roma,
che ha utilizzato materie prime fornite da due ditte presso le quali
sono in corso delle verifiche. I relativi accertamenti condotti dal Nas
di Roma presso la ditta produttrice - riferisce ancora la nota - hanno
portato al sequestro penale di 280 confezioni da 500 gr. di tortellini
al prosciutto appartenenti lotto risultato positivo alle suddette
analisi; al sequestro cautelativo sanitario, con contestuale prelievo di
campioni, di 4.406 confezioni da gr. 500 di prodotti a base di carne
bovina (tortellini e ravioli). L'azienda ha avviato le procedure di
ritiro dal mercato dei prodotti. Positività per carni equine, non
dichiarate in etichetta, sono state trovate anche in un campione di
cannelloni e in uno di lasagne prelevati dal Nas di
Viterbo, in due supermercati della provincia. I cannelloni alla carne
«Delizie di pasta» da 400 gr., lotto 023 con scadenza 08.04.13,
risultato positivo alla prova per la ricerca di carni equine, sono stati
prodotti dalla ditta Pasta Julia S.p.A. di Spello (Pg) presso la quale
sono in corso accertamenti.
Le 'Lasagne alla bolognese' da 600 gr., lotto 12341 con
scadenza 07.06.2014, risultati positivi alla prova per la ricerca di
carni equine, sono state prodotte dalla ditta La cucina di Bolognà di
San Giovanni in Persiceto (Bo) già sottoposta ad accertamenti da parte
del Nas di Bologna. L'azienda ha avviato le procedure di ritiro dal
mercato del prodotto
LE ANALISI SUI CAMPIONI Il Ministero della Salute
comunica inoltre che al momento, nei 109 campioni finora analizzati
nell'ambito del piano di monitoraggio, non è stata rilevata alcuna
traccia di fenilbutazone (antinfiammatorio utilizzato prevalentemente
per la terapia sintomatica delle affezioni muscolari, tendinee e ossee
dell'apparato locomotore), un tempo ammesso per l'uso sull'uomo ma
attualmente vietato. I medicinali veterinari contenenti questo principio
attivo - ricorda il ministero - possono essere somministrati unicamente
agli equidi non destinati alla produzione di alimenti.
L'eventuale riscontro di residui di fenilbutazone
nelle carni destinate al consumo umano è dovuto o a un uso illecito del
medicinale (poichè non è stato rispettato il divieto), oppure perchè il
cavallo, trattato con il medicinale in questione, era stato
inizialmente dichiarato non destinato alla produzione di alimenti, ed è
stato invece illecitamente utilizzato per produrli. In ogni caso, il
ministero ribadisce che, anche in caso di un futuro rilevamento di
fenilbutazone in uno dei prodotti alimentari sequestrati, non saremmo in
presenza di un problema di salute pubblica.
Infatti, considerando le dosi utilizzate per il trattamento farmacologico
sei cavalli, l'eventuale quantitativo di fenilbutazone presente, per
esempio, in una porzione di lasagne o ravioli contenente carne equina
non dichiarata corrisponderebbe ad un ordine di grandezza tra le 10mila e
le 100mila volte inferiore a quello della dose terapeutica giornaliera
un tempo impiegata nell'uomo. Non ci sarebbe, quindi, nessun rischio di
salute legato ad una ipotetica assunzione inconsapevole della sostanza.
Naturalmente - conclude la nota - resta il grave problema legato al
reato di frode commerciale, motivo per il quale le autorità sanitarie e i
Nas continuano nell'attuazione rigorosa del piano di monitoraggio.
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