L'operaio marocchino Fikri finito nell'inchiesta sull'omicidio di Yara Gambirasio
sarà riascoltato dagli inquirenti. Con lui saranno sentiti la fidanzata
Fatiha Sabri, l’ex datore di lavoro Roberto Benozzo e il custode del
cantiere. Le telefonate intercettate e le relative traduzioni restano
ancora un giallo da chiarire, nonostante per l'uomo sia stata archiviata
l'accusa di omicidio. Fikri, finora l'unico indagato per il delitto
della 13enne bergamsca, è stato però iscritto di recente nel registro
degli indagati con l'accusa di favoreggiamento personale.
LE TELEFONATE Il pm, secondo Il Giorno, ha chiesto la perizia
per le tre conversazioni. In una c'è la frase che secondo alcuni è stata
tradotta con "Allah, perdonami, non l’ho uccisa io", mentre secondo
altri significherebbe solo "Allah, perché non passa?". Quest'ultima
versione scagionerebbe l'operaio.
Il 3 dicembre 2010 Fikri parlò alla fidanzata Fatiha e le raccontò il
motivo della convocazione da parte dei carabinieri. "Ma il posto dove
l’hanno uccisa, è vicino dove lavoravi o è un po’ lontano?", chiese la
compagna. "E’ vicino al cancello del cantiere"», rispose Fikri. Per
l'accusa Yara in quel momento era ancora una persona scomparsa. Perché
parlano di un delitto?, si chiedono gli investigatori.
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