domenica 10 marzo 2013

MAROCCHINA UCCISA DAVANTI AI CARABINIERI, ARRESTATI ZIA E NIPOTE

Lite tra vicini finita in tragedia a Reggio Calabria. Una donna di nazionalità marocchina, Nezha Belakhdar di 50 anni, è stata uccisa al culmine di una lite, la notte scorsa a Reggio Calabria, da due vicini di casa che sono stati arrestati dai carabinieri, Bruna Navella, 45 anni, e suo nipote Attilio Oliva (28). L'omicidio è avvenuto quasi in contemporanea all'arrivo dei militari chiamati da passanti.
Per gli investigatori la donna e il nipote accusavano, ingiustamente, la Belakhdar di aver dato fuoco ad alcuni mobili.

MOBILI INCENDIATI LA CAUSA DELLA LITE Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, fuori dal palazzo in cui vivevano la vittima e i due arrestati, nel quartiere Modena, erano stati lasciati un divano ed un comodino. Nella notte i mobili sono stati incendiati. Bruna Navella ed il nipote hanno visto Nezha Belakndar e l'hanno accusata di essere l'autrice dell'incendio. Accusa, peraltro, che secondo gli investigatori non corrisponde al vero. Ne è nata una lite che ha richiamato l'attenzione di altri vicini che hanno chiamato i vigili del fuoco ed i carabinieri. Mentre i militari giungevano sul posto, sempre secondo la ricostruzione degli investigatori, Bruna Navella colpiva la vittima con calci e pugni e il nipote prendeva un coltello col quale colpiva tre volte Nezha Belakndar. Sul posto è subito intervenuta un'ambulanza del 118, ma i medici non hanno potuto fare niente. Zia e nipote sono stati quindi arrestati per concorso in omicidio. Sia loro che la vittima erano già noti alle forze dell'ordine.

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