Colloqui via Skype tra insegnanti e genitori, appena dopo Pasqua, e, da
settembre, accesso online a documenti, materiale per le lezioni e
registro elettronico. Tutto nel pieno rispetto della privacy: «cavie»
circa 100 allievi, 60 della Scuola di Ballo della Scala, il resto
dell'Istituto Tecnico Aziendale, tutti seduti ai banchi del civico polo
scolastico A. Manzoni di via Deledda.
Magie della tecnologia? Sicuramente, ma incanalate nel progetto Genitori
in video promosso dal Comune e da Microsoft Italia e presentato ieri
dagli assessori al Benessere, Chiara Bisconti, e all'Istruzione
Francesco Cappelli.
Una trentina di insegnanti è già in fase di formazione tecnologica, i
genitori stanno ricevendo materiale informativo, dopo Pasqua i primi
colloqui in Skype: non si perde tempo nel colmare le distanze
spazio-temporali tra il corpo docenti e le famiglie degli alunni,
milanesi ma non solo. Molti degli allievi della Scuola di Ballo
dell'Accademia d'Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro alla Scala,
infatti, provengono da altre Regioni, se non da altri Paesi: i loro
genitori si trovano a molti chilometri di distanza e non in uffici o
case dell'hinterland. Ovunque siano, comunque, con un pc e grazie alla
collaborazione dei partner Asus, Microsys e Plantronics, potranno
connettersi a un portale web ed essere presenti, informati e attivi
nella vita scolastica dei propri figli «in una età in cui le
comunicazioni tra professori e genitori diminuiscono», come ha fatto
notare l’assessore Cappelli.
La prima fase del progetto, oltre ai colloqui via Skype, prevede anche
la possibilità di condividere in tempo reale documenti presenti
all’interno della scuola e gestiti tramite Office 365. Per l'estate, con
l'introduzione di Lync e la sua integrazione con Skype, inizierà la
fase 2 con molti più documenti in condivisione, compreso il fatidico
registro elettronico. L'idea è di costruire un ponte virtuale
scuola-famiglia da inserire in un più ampio lavoro che sta
particolarmente a cuore all'assessore Bisconti: «Facilitare la
conciliazione tra tempi della vita e tempi del lavoro per più famiglie
possibili».
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