Altri Buitoni, come Giovanni, figlio di Francesco, capace di conquistare New York con i baci Perugina, hanno spinto in alto i marchi fino agli anni '80, quando gli 'industriali del Borgo', come veniva chiamata la famiglia Buitoni, hanno ceduto le armi di fronte a un mercato divenuto troppo complesso ed esigente. Proprio Bruno Buitoni, nelle sue vesti di amministratore delegato delle Industrie Buitoni Perugina (Ibp), ha siglato nel 1985 il passaggio di proprietà alla Cir di De Benedetti che a sua volta, tre anni dopo, cedeva i marchi alla Nestlè.
La 'resa' della famiglia, ancora lasciava un pò l'amaro in bocca a Bruno Buitoni nella sua ultima intervista al giornale di Confindustria Umbria. «Le aziende erano condotte bene - raccontava - e il marchio era forte. L'errore fu di non aver costituito una finanziaria quotata in borsa, come fece la Fiat, sarebbe stato il salto di qualità. Eravamo in troppi, 13 tra fratelli e cugini e non riuscimmo a trovare l'accordo. Abbiamo dovuto vendere l'azienda a chi l'avrebbe potuta gestire: prima De Benedetti poi la Nestlè».
Alle aziende di famiglia Bruno aveva legato tutta la sua vita, e gli studi economici per prepararsi al ruolo di manager non l'avevano comunque risparmiato dalla gavetta. «Nel 1947, fresco di laurea in Scienze economiche a Losanna, arrivai a Perugia convinto di fare l'amministratore - raccontava ancora al giornale confindustriale - invece mio zio mi mise nelle mani del capo del personale che scrisse 'seconda categoria' e il mio primo stipendio fu di 23mila e 700 lire».
Lo stesso papà Luigi l'aveva abituato sin da piccolo alla vita di fabbrica, mandandolo in varie occasioni a fare i turni con gli operai. Colto e raffinato, il manager Bruno si distingueva per la sua eleganza da gentleman inglese. Perugia lo ricorda tra l'altro per il suo amore per la cultura (ha guidato anche il Teatro stabile dell'Umbria) e il territorio. Proprio a lui si deve lo slogan di Perugia «Città del cioccolato».
«Bruno Buitoni - sottolinea la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in un messaggio di cordoglio alla famiglia - è stato uno degli imprenditori che ha maggiormente segnato la storia dell'industria dell'Umbria e di Perugia, portando i marchi Buitoni e Perugina ai vertici dei mercati internazionali delle produzioni alimentari e dolciarie».
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