Nel giorno dell'insediamento delle Camere uno dei grillini si tira indietro. La parlamentare eletta in questione è Giovanna Mangili,
senatrice del movimento 5 stelle, la quale ha comunicato ieri la
volontà dimettersi da senatrice «per motivi personali». Lo ha annunciato
in aula a Palazzo Madama il presidente provvisorio dell'assemblea,
senatore a vita Emilio Colombo.
Se l'Aula del Senato dovesse accogliere le dimissioni di Giovanna
Mangili, a subentrare sarà la 45enne Tiziana Pittau. È lei infatti
l'ottava in lista e prima dei non eletti per il MoVimento 5 Stelle in
Lombardia, regione nella quale era stata eletta Mangili. Mangili,
dimissionaria dalla carica di senatrice il primo giorno per motivi
personali, dovrebbe comunque restare nel M5S, secondo quanto si
apprende.
IL MARITO: "DIMISSIONI PER RISPONDERE ALLE ACCUSE" «Alle
accuse di inciuci, presunte impossibili ridicole cordate e parentopoli
brianzole abbiamo deciso di rispondere con un gesto forte e chiaro: le
dimissioni da senatrice di mia moglie Giovanna Mangili». È Walter Mio,
consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Cesano Maderno (Monza) e
marito di Giovanna Mangili, che oggi si è dimessa dal Senato dopo essere
entrata a Palazzo Madama come capolista in Lombardia, a fornire la
spiegazione sul passo indietro della moglie, come lui attivista del M5S.
A quanto si apprende alla base della decisione ci sarebbe una polemica
interna tra gli esponenti lombardi della forza politica che ha fatto il
suo esordio in Parlamento. In occasione delle Parlamentarie, le primarie
web convocate dal M5s per eleggere i candidati alle elezioni politiche,
Mangili aveva ottenuto 231 voti, guadagnandosi il posto da capolista al
Senato in Lombardia, seguita dall'attuale capogruppo a Palazzo Madama
Vito Crimi. E alcuni attivisti avevano parlato di 'cordate' per farla
eleggere, dirottando su di lei i voti degli elettori di Monza-Brianza
nonostante Mangili fosse militante del movimento solo dall'ottobre 2012.
Polemiche che quindi avrebbero portato Mangili a rassegnare le
dimissioni da Palazzo Madama, «per ridare dignità ad una persona che ha
sopportato in silenzio attacchi e per non danneggiare un Movimento che
ha sempre sostenuto e che sempre sosterrà». «Un modo deciso ed
inequivocabile ha concluso il marito sulla sua pagina facebook,per dimostrare a quanti hanno sparso veleno sul desiderio di facili poltrone familiari».
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