Arriva un tetto per i regali ai dipendenti pubblici.
Lo prevede il decreto presidenziale approvato oggi dal Consiglio dei
ministri e che introduce il Codice di comportamento per i lavoratori
della P.a. La soglia fissata è di 150 euro e si precisa che i regali debbono essere occasionali.
GIRO DI VITE SU TELEFONI E AUTO Giro di vite sull'uso dei telefoni e delle auto
per i dipendenti della pubblica amministrazione. Lo prevede il decreto
presidenziale approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Chi ha a
disposizione un mezzo di trasporto potrà utilizzarlo solo per ragioni di
servizio e solo a questo titolo potrà «trasportare terzi».
Per quanto riguarda il materiale o le attrezzature di cui si dispone per
ragioni d'ufficio e i servizi telematici e telefonici questi vanno
usati da parte dei dipendenti pubblici nel «rispetto - si legge nel
provvedimento - dei vincoli posti dall'amministrazione».
LICENZIAMENTO PER CHI VÌOLA IL CODICE I dipendenti che
violano il codice di comportamento approvato dal Consiglio dei ministri
rischiano sanzioni che arrivano fino al licenziamento. Lo prevede il
pacchetto di misure approvato oggi dal Consiglio dei ministri, su
proposta dal ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi.
«L'illecito disciplinare - si legge nel provvedimento - derivante dalla
violazione di un dovere di comportamento previsto dal presente codice va
accertato all'esito del procedimento disciplinare regolato dalla
normativa vigente» e «il tipo di sanzione disciplinare concretamente
applicabile, incluse quelle espulsive, va rinvenuto nei contratti
collettivi e nella normativa, anche regolamentare, vigenti in ciascun
settore, tenuto conto, anche ai fini dell'entità della sanzione, della
gravità del comportamento e dell'ammontare del pregiudizio, anche
morale, arrecato al decoro o al prestigio dell'amministrazione». «Sono
altres individuati - prevede ancora il pacchetto approvato oggi - gli
illeciti disciplinari previsti dal presente codice comportamento che, in
relazione alla gravità della violazione o alla recidiva nella
commissione degli stessi, possono comportare l'applicazione della
sanzione del licenziamento con preavviso».
STRETTA SUI CONFLITTI D'INTERESSI Arrivano le misure
per normare il conflitto d'interessi nella pubblica amministrazione. Nel
caso in cui si profili il rischio di conflitto di interesse i
dipendenti pubblici dovranno «astenersi» da qualsiasi atto del proprio
ufficio. Lo prevede il decreto presidenziale approvato oggi dal
Consiglio dei ministri e che introduce il Codice di comportamento per i
lavoratori della P.a..
L'articolo 6 stabilisce gli obblighi di comunicazione, a carico del
pubblico dipendente, relativi a tutti i rapporti di collaborazione e ai
conflitti di interesse, diretti e indiretti, che egli, i suoi parenti,
gli affini entro il secondo grado, il coniuge o il convivente, abbiano
avuto negli ultimi tre anni con soggetti privati. Inoltre, in presenza
di un conflitto di interesse, anche potenziale, in cui siano coinvolti
interessi personali, il dipendente ha il dovere di astenersi dal
compiere qualsiasi atto del proprio ufficio.
L'articolo 7 tratta le altre ipotesi in cui sussiste l'obbligo di
astensione del dipendente pubblico. Si tratta dei casi in cui sono
coinvolti interessi propri o dei suoi parenti, degli affini entro
secondo grado, del coniuge o del convivente, oppure di altre persone con
le quali egli abbia rapporti di frequentazioni abituale, nonchè dei
casi di grave inimicizia o di rapporti di credito o debito significativi
in cui sono coinvolte le medesime persone. Sulla richiesta di
astensione presentata dal dipendente decide il responsabile dell'ufficio
di appartenenza.
Un pacchetto di norme poi riguarda in particolare i dirigenti che «prima
di assumere le funzioni» dovranno comunicare «all'amministrazione la
propria situazione patrimoniale, le partecipazioni azionarie e gli
interessi finanziari che possono porlo in situazioni di conflitto di
interessi» e «se il coniuge o gli stretti congiunti esercitano attività
che li pongano in contatti frequenti con l'ufficio che dovrà dirigere».
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